ATS Stile50 Speedster, piacere di guida vecchia scuola - Auto Sportive
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ATS Stile50 Speedster, piacere di guida vecchia scuola - Auto Sportive

Lo stile50

Quando si tratta di auto sportive, bisogna dimenticare i dati del bagagliaio, il consumo di carburante e il facile accesso al posto di guida, ciò che conta è come ci si sente al volante.

Prova a salire in macchina. Speedster ATS Stile50 è una di quelle operazioni acrobatiche che non vanno giudicate, ma anzi apprezzate, e che ti danno il tempo necessario per renderti conto che stai per cavalcare qualcos'altro.

storia

La ATS (auto da turismo e sportive), per chi non lo sapesse, era un piccolo costruttore italiano che in brevissimo periodo (1962-1964) creò diverse auto sportive stradali e monoposto da corsa, ma per mancanza di fondi riuscì a realizzare il suo progetto.

Oggi ATS è stata fondata da un giovane imprenditore e dal suo team e ha ora sede nel nord Italia, tra Milano e il Lago Maggiore. In questo sito puoi familiarizzare con la sua storia e vedere la gamma dei modelli attuali (www.ats-automobili.com).

Attualmente ci sono due modelli nella lista: Sport, un'auto da corsa costruita per gli appassionati di track day, e la Stile50, una barca sportiva retrò ispirata alle vecchie GT italiane degli anni '50. È prevista una GT, ma questo è ancora un progetto, si parla di un possibile v8 con una potenza di circa 600 CV. a 9.000 giri/min.

Primo contatto con Speedster

In questo momento sto provando a sedermi sulla Stile50 Speedster, che non ha porte né parabrezza. Questo particolare campione è in fase di sviluppo, ma oggi abbiamo l'opportunità di esaminarlo e valutarne le capacità.

Le sue linee sono una riuscita fusione di stili inglesi e italiani, diciamo a metà tra Ginetta e Morgan, dotate di deliziosi dettagli retrò e meccaniche moderne.

La posizione di guida è praticamente a pochi centimetri da terra e, nonostante sia sopra i due metri, le mie gambe sono quasi completamente distese.

Premo il pulsante di avviamento in metallo e il motore si avvia con il tipico ringhio a quattro cilindri, ma più gutturale e metallico del solito. La prima cosa che noto è che la pedaliera regolabile in alluminio è spostata a sinistra e ci vuole un po' per abituarsi alla posizione dei pedali.

Il volante invece è piccolo e finemente rifinito, anche se mi arriva più o meno all'altezza del petto.

Esperienza di guida

Metto il primo, rilascio la frizione dura e parto. La prima cosa che salta all'occhio è velocità: Il manuale a 5 marce ha una corsa davvero corta e una frizione a secco richiede un certo sforzo, bisogna manovrare con determinazione e tempismo, ma si ripaga con la piacevole sensazione meccanica di cambiata riuscita.

Il motore si tratta di un turbodiesel da 1.6 litri realizzato da Opel che sviluppa circa 210 CV, che, dato un peso a secco di 650 kg, è un vero viaggio.

Questa istanza non ha ancora la cavalleria al completo, ma il motore sta ancora facendo il suo lavoro e si muove in maniera piena e progressiva verso la zona rossa del contagiri, accompagnato dal suono pieno e dal sibilo del turbocompressore.

Lo timone senza servosterzo, è dritta e trasmette tutto ciò che accade alle ruote anteriori, c'è un vuoto nella prima parte di gara, ma mi è stato detto che i prossimi modelli avranno uno sterzo migliore senza "buchi".

La тяга si siede sull'asse posteriore e gestisce molto bene la potenza attraverso il differenziale a slittamento limitato Quaife (opzionale); l'auto gira solo quando provocata, e gli incroci sono facili e naturali grazie alla velocità dello sterzo e alla sincerità del telaio.

Questa non è un'auto pensata per essere guidata al limite, ma piuttosto per godersi le strade a velocità medio-medie alte con il vento tra i capelli. IN freni I Tarox fanno il loro lavoro, ma non hanno il servofreno, quindi dovrai pedalare forte per rallentare.

Guidare ATS Speedster questa sensazione, scusate l'ovvio, è retrò. Non è una delle auto sportive "leggere" di oggi in cui ti siedi, allacci la cintura di sicurezza e lanci come razzi; ha bisogno di tempo per sentirsi a proprio agio e l'aiuto fisico fa parte del divertimento. Lo scopri poco a poco, e più lo conosci, più acceleri il ritmo e cominci a goderne le qualità.

Avremo l'opportunità di vivere al meglio la Stile50 quando tutto il lavoro sarà completato, ma la direzione sembra giusta, ovvero la creazione di un'auto molto esclusiva per gli appassionati di guida, capace di offrire un'esperienza diversa: lontano dalle sportive ad alte prestazioni. auto oggi accessibili, ma allo stesso tempo più silenziose e meno fastidiose di quelle che offre Lotus, proprio così.

Il prezzo costerà circa 60.000 euro e l'elenco di optional e parti che possono essere personalizzati lo renderanno un veicolo molto esclusivo e personalizzato. Siamo curiosi di provare la versione finale.

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