Lamborghini annuncia la cessazione delle sue attività in Russia
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Lamborghini annuncia la cessazione delle sue attività in Russia

Lamborghini conosce l'attuale situazione tra Ucraina e Russia e, vista la posizione di quest'ultimo Paese, il marchio ha deciso di interrompere le sue attività in Russia. Lamborghini farà anche una donazione per sostenere gli ucraini colpiti dalla guerra

Mentre l'invasione russa dell'Ucraina entra nella sua seconda settimana, sempre più aziende annunciano la fine delle loro attività nella Federazione Russa. Una novità tra queste è che il produttore italiano lo ha annunciato su Twitter questa settimana.

Lamborghini parla con preoccupazione

La dichiarazione di Lamborghini è stata esplicita sul conflitto, sebbene non sia stata direttamente critica nei confronti della Russia, affermando che la società è "profondamente rattristata dagli eventi in Ucraina e vede la situazione con grande preoccupazione". La società rileva inoltre che "a causa della situazione attuale, gli affari con la Russia sono stati sospesi".

Misure simili sono già state adottate da Volkswagen e altri marchi.

La mossa segue una decisione della società madre Volkswagen, che ha annunciato il 3 marzo che avrebbe interrotto la produzione di automobili negli stabilimenti russi di Kaluga e Nizhny Novgorod. Sospesa anche l'esportazione di auto Volkswagen verso la Russia.

Molti altri marchi che inizialmente erano riluttanti ad agire hanno annunciato che non faranno più affari in Russia. Martedì, Coca-Cola, McDonalds, Starbucks e PepsiCo hanno annunciato che avrebbero sospeso gli affari con il Paese. È una mossa particolarmente audace per Pepsi, che ha fatto affari in Russia per decenni e prima in URSS, una volta accettava vodka e navi da guerra come pagamento.  

Lamborghini si unisce per aiutare le vittime

Nel tentativo di sostenere le vittime della guerra, Lamborghini ha anche annunciato che avrebbe fatto una donazione all'UN Refugee Relief per aiutare l'organizzazione a fornire "sostegno critico e pratico sul campo". Circa 2 milioni di persone sono fuggite dal paese dall'inizio del conflitto alla fine di febbraio, secondo gli attuali dati delle Nazioni Unite pubblicati dal Washington Post. 

Potrebbe verificarsi una nuova carenza di chip

L'invasione dell'Ucraina è già stata generata, poiché il paese è uno dei principali fornitori di neon e il gas svolge un ruolo fondamentale nel processo di produzione dei semiconduttori. Parte della produzione di SUV di Porsche è già stata colpita da problemi legati alla catena di approvvigionamento legati alla guerra e le perdite non confermate suggeriscono che le auto sportive dell'azienda potrebbero essere le prossime.

La Russia potrebbe ricevere più sanzioni da diverse società

Con la Russia che non mostra alcun desiderio di fermare l'invasione e porre fine alla violenza, è probabile che le sanzioni continuino ad aumentare poiché diventa più difficile per le aziende giustificare il fatto di fare affari con un paese in guerra. Una fine rapida e pacifica del conflitto è davvero l'unico modo in cui molti marchi considereranno di tornare al normale commercio in Russia.

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