Ducati 998 Testastretta
Prova su strada MOTO

Ducati 998 Testastretta

modifiche

Forti dati di vendita e titoli mondiali nella classe superbike testimoniano la popolarità e il successo dell'azienda bolognese. L'atemporalità del genio Tamburini (un uomo detto addio alla vita pochi mesi fa), materializzata già nella 916, si riconosce osservando i successori dei suoi prodotti, che praticamente non sono cambiati. Gli italiani stanno esaminando il dispositivo da otto anni. Rimane per lo più raffreddato a liquido, con doppio albero a camme sopra la testata e controllo desmodromico della valvola.

Quest'anno il Testastretta ha valvole più grandi rispetto allo scorso anno (aspirazione 40 mm, scarico 33 mm), il loro angolo è ancora più piccolo (25°), il tempo di apertura della valvola di aspirazione è più breve, la camera di combustione, alesaggio e corsa (100 x 63mm). mm) sono stati modificati. La nuova unità presenta anche una camera d'aria più grande e un nuovo sistema di iniezione del carburante con collettori di aspirazione più grandi da 5 mm. I numeri parlano di 54 cavalli a 123 giri/min, ovvero 9750 "cavalli" in più rispetto alla Model 11.

Per rinfrescarti la memoria: quattro anni fa, l'esotica 916SPS aveva così tanti cavalli! Oltre alla 998 base, quest'anno Ducati ha introdotto anche la 998S da 136 cavalli e la 998R da 139 cavalli.

Le modifiche al telaio sono meno evidenti: tutte e tre le versioni condividono un telaio simile al 996. Hanno tutte un ammortizzatore centrale posteriore Öhlins e le forcelle anteriori del produttore svedese si trovano solo sul modello R più pesante, il R. Seva si è preso cura di gli altri. Al posto della plastica, il modello standard ha blindatura e airbag nelle versioni S e R in carbonio più nobile.

Sulla strada

Quando lo corro in pista, sento una giornata promettente. Anche per via della pista, visto che la prima variante è così difficile che la considero il tratto di asfalto più difficile che conosca. Quando ho colpito per la prima volta il traguardo, nascosto dietro una torretta piuttosto piccola, aspetto in quarta marcia per avvicinarmi. Quando raggiungo un segno vicino alla pista, lo inseguo e inizio a frenare.

Il set di freni Brembo morde e, quando scalano le marce, adoro l'ottima trasmissione e, allo stesso tempo, sento un leggero tremolio del telaio mentre sposto la bici attraverso quella difficile combinazione di curve. La reattività è eccellente, così come l'immaginario line following, e abbattere una bici da 198kg è un vero piacere.

Sono rimasto colpito anche dalla reattività della forcella anteriore, che ho impostato un po' più duramente. Ottima anche la sospensione posteriore. Quando accendo l'acceleratore all'uscita della chicane, vengo colpito al limite della pista e l'unità accelera uniformemente mentre la marmitta sbatte. Anche la coppia è encomiabile in quanto soddisfa la voglia di accelerare anche a 6000 giri/min.

L'esperienza maturata dagli ingegneri Ducati sulle piste del Campionato Mondiale Superbike si manifesta durante la guida, quindi non c'è da meravigliarsi che la 998 sia una moto così veloce ed equilibrata. Difficilmente avverto vibrazioni fastidiose, la loro assenza sarà sicuramente gradita su strada regolare.

Ma lasciami calmare subito il ducato morso. La Ducati rimane sportiva, spigolosa e dura, con una posizione di guida decisamente sportiva, sedile modesto e visibilità. Anche il prezzo rimane lo stesso. Questa costerà sicuramente intorno ai 16 euro, per la 000S bisognerà detrarre circa 998 euro, e la più prestigiosa 20R sarà in vendita online da gennaio al prezzo di 000 euro. Si dice che la 998 sia l'ultimo capitolo della storia di successo Ducati iniziata otto anni fa con la 27, e che gli italiani stiano preparando una sorpresa per l'anno dell'Osora.

motore: raffreddato a liquido, bicilindrico, design a V

Valvole: DOHC, 8 valvole

Diametro del foro x: 100 63 mm x

Volume: 798 cm3

Compressione: 11 4:1

Carburatori: Iniezione Marelli, collettore di aspirazione da 54 mm

Interruttore: secco, multi-impiallacciato

Massima potenza: 123 h.p. (91 kW) a 9750 giri/min

Coppia massima: 96 Nm a 9 giri/min

Trasferimento di energia: 6 marce

Sospensione (anteriore): Forcelle telescopiche Showa a steli rovesciati completamente regolabili, escursione 127 mm

Sospensione (posteriore): Ammortizzatore Öhlins completamente regolabile, escursione ruota 130 mm

Freni (anteriori): 2 dischi f 320 mm, pinza freno Brembo a 4 pistoncini

Freni (posteriori): disco f 220 mm, pinza a due pistoncini

Ruota (anteriore): 3 x 50

Ruota (inserire): 5 x 50

Pneumatico (anteriore): 120/70x17, Pirelli Dragon Evo Corsa

Fascia elastica (chiedere): 190/50x17, Pirelli Dragon Evo Corsa

Angolo del telaio della testa/antenato: 23° -5° / 24-5 mm

passo: 1410 mm

Altezza seduta da terra: 790 mm

Serbatoio di carburante: 17 XNUMX litri

Peso con liquidi (senza carburante): kg 198

Roland Brown

Foto: Stefano Gadda (Ducati) e Roland Brown

  • Техническая информация

    motore: raffreddato a liquido, bicilindrico, design a V

    Coppia: 96,9 Nm a 8000 giri/min

    Trasferimento di energia: 6 marce

    freni: disco f 220 mm, pinza a due pistoncini

    sospensione: Forcella telescopica a steli rovesciati Showa completamente regolabile, escursione 127 mm / ammortizzatore Öhlins completamente regolabile, escursione ruota 130 mm

    Serbatoio di carburante: 17 XNUMX litri

    passo: 1410 mm

    Peso kg 198

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